Orditura a Campioni
L'orditura tessile è una fase molto delicata, deve essere ben curata e precisa perché è di preparazione alla tessitura. La caratteristica dell'orditura a campioni è di offrire grandi potenzialità, infatti con una sola rocca si possono produrre catene industriali e orditi a disegno fino a 128 colori, e senza cambiare cantra. Una volta che si cambia cantra si moltiplicano le possibilità di ottenere altre varianti di colore e disegni, impiegando diverse varietà di filati. Dopo la tessitura, segue il controllo del tessuto greggio per rimuovere i difetti tipici della materia naturale, questo, infine, passa al finissaggio per assumere il colore e l'aspetto finale.
Orditura di Filati a Campione: il procedimento
L'orditura tessile è una fondamentale fase che precede la tessitura e da cui dipende la riuscita e la qualità della stoffa. Consiste nel disporre l'uno accanto all'altro i fili che comporranno il disegno da realizzare, che poi dovranno essere avvolti sul subbio, destinato a essere portato sul telaio per la successiva fase della tessitura. Questo procedimento si svolge in tre fasi: si sistemano le rocche sulla cantra e poi si avvolgono i fili sull'aspo che diventeranno tessuto una volta arrivati al telaio. Anticamente, già a partire dal neolitico, i fili dell'ordito venivano appesi in una cornice fissa di forma rettangolare, formata da pali in legno in verticale, sui quali in perpendicolare era posto il subbio. I fili erano tenuti in tensione da pesi in pietra o argilla. Venivano collegati ad un bastone da lacci di filo, questo permetteva al tessitore di tirare il bastone verso di sé. Nel '600/700 l'operazione dell'orditura era ancora manuale, mentre a partire dal XVIII secolo il telaio viene man mano meccanizzato fino alla sua totale meccanizzazione nel 1894.
Orditoio Macchinario: come funziona
L'orditoio ha la funzione di preparare l'ordito che dovrà poi essere montato nel telaio. Avvolge i fili dell'ordito, chiamati sezioni o portate, su un grande cilindro, detto aspo o botte, uno accanto all'altro sia nel senso della lunghezza che nel senso dell'altezza. Dalla disposizione perfettamente allineata dei fili dipende la buona riuscita delle successive lavorazioni. Terminato l’avvolgimento di tutti i fili dell'ordito sull'aspo, questi vengono scaricati e arrotolati sul subbio collocato sul telaio. L'operazione, che deve portare gli orditi sui telai, viene effettuata tramite un carrello specifico.
Orditoio a Campioni
L'orditura a campioni viene effettuata tramite l’impiego di un orditoio sezionale o botte, un impianto che viene impiegato per orditi con elevato numero di fili ma anche per note d'ordito complesse. È un macchinario particolarmente indicato per la lavorazione di diversi tipi di filati e fibre che consente soprattutto di lavorare filati irregolari o critici, sensibili all'umidità e caratterizzati da un'elevata carica elettrostatica, riuscendo a dare vita a catene multifibre e/o tinte a disegno. Alcuni orditoi consentono di produrre orditi di 360 cm di altezza con lunghezze che vanno da 35 a 1500 metri, tenendo conto che il metraggio dipende da un insieme di fattori: titolo, numero fili e altezza utile dell’ordito. L'orditoio a botte o verticale viene utilizzato per brevi metraggi di campionature, offre il vantaggio che da un minimo di 1 rocca ad un massimo di 128 rocche si può ricavare una nota d'ordito più o meno complessa con un alto numero di fili di fondo. Questo tipo di orditoio si usa specialmente in camiceria in cui la metratura media è tra i 200 e i 400 metri per catena d'ordito.